giovedì 12 luglio 2007

La fuga del cervello III

Ciao Mondo,
indovina dove sono?
Ovviamente, a fare la fila per entrare al Bilionaire… che bello, non essendo un vip devo aspettare dalle tre alle quattro ore per accedere al locale più modaiolo della terra, ma si sa: “chi bello vuole apparire un po’ deve soffrire”.
Certo che è buffo, da quando l’aria passa tranquillamente nella mia calotta cranica, a causa della fuga del mio cervello traditore, non resisto proprio al richiamo della mondanità.
Eppure un tempo non era così. Non ricordo perché, ma trovavo nauseante andare nelle discoteche a spendere un fottio di soldi per vedere delle persone che non cantano, non ballano, non sanno recitare, non sono comici… non sono nulla, eppure ora vedo nel loro non essere qualcosa di meraviglioso, d’avere a tutti i costi, anche solo a guardare queste nullità osannate come eroi mi sento bene perché posso dire “io c’ero”.

Certo, il non ricordare mi porta della tristezza, ma alla fin fine chi se ne frega del cervello?
Finalmente parlo con la gente. Prima il 90% delle persone mi disgustava perché non sapeva cosa fosse la teoria della relatività o che emozione possa regalare un libro.
Invece ora passo ore ed ore a parlare con le persone di scarpe, del nuovo taglio della stuzziker o di quanto sia bello un villaggio turistico.
Mi sento, in conclusione, parte del mondo.

Finalmente non mi incazzo più se un giornalista dice midia al posto di media, se danno risalto alla morte di Diana fregandosene altamente dei veri problemi dell’Italia, o se i parlamentari si incazzano se Previti viene cacciato dal Parlamento… un tempo avrei capito che il loro odio nasceva dalla riflessione:
“se lo fanno a Previti, vuoi vedere che il giorno che scoprono quanto mangio io mi mandano a casa? Meglio evitarlo, salvare il Cesere per pararmi il culo un domani”.
L’averi pensato sicuramente con la mia massa grigia, e ciò avrebbe portato la mia bile a delle dosi mortali per un elefante, invece ora no, ora sono tranquillo, ho il mio nuovo cellulare a tripla funzione, una giacca di armanicomio che costa come due mie mensilità, stasera ballo e bevo con gente che non pensa… che si può volere di più?

Ehi, ma quella è la Leccisio…
“Apettami voglio un’autografoooooooo….”

venerdì 6 luglio 2007

La fuga del cervello II

Ciao Mondo,
mi serve una mano, non riesco più a trovare il mio cervello, l’hai visto per caso?
L’ho cercato ovunque, ma niente, il bastardo ci sa fare, glielo concedo, è un mago del depistaggio, non lascia tracce il furbetto…ho provato nei luoghi a lui cari, ma niente da fare, il grigio è tuttora introvabile.

Premetto, comunque, che non si sta poi tanto male senza cervello.
Niente pensieri ne preoccupazioni, questi in assoluto i vantaggi di avere una scatola vuota posta sopra il collo, i problemi nascono dagli effetti collaterali.
Primo ho iniziato a vestirmi di verde e a provare una strana repulsione verso i negri, i froci, i terun, i cinesi, i rumeni, gli zingari, i poveri, i comunisti, i fricchettoni, gli studenti, gli stranieri in generale, gli arabi, i musulmani, gli ebrei, i sindacalisti e, forse più precisamente, su tutti quelli che non sono me.
Trovo uno strano attaccamento al calcio, sia a dare calci a tutti i diversi, sia nei confronti dello sport, ma non tento nel vedere le partite o giocarle, più che altro voglio il calcio per andare allo stadio e poter menare qualcuno.
Inoltre, un’latra cosa che dotato di cervello non mi capitava mai, è la voglia di gossip. Ho un terribile desiderio di sapere che tecnica usa per farsi le ascelle la ventura, oppure chi si tromba in questi giorni la canalis, o come sia triste e FATICOSA la vita di un multimiliardario qualsiasi.
E che dire dei reality?….ne vorrei vedere uno ogni secondo, con tutti quei discorsi inutili su scarpe, discoteche senza mai affrontare argomenti impegnati, che tanto senza cervello non capirei.

Economicamente, purtroppo, per l’abbandono del mio organo cerebrale stò finendo sul lastrico.
Le pubblicità mi hanno spinto a comprare tre telefonini fighi per ogni occasione. Il nero night da SOLI 780 €, il modello rosso per le serate da fighetto, e quello ultratecnologico da 1200 € per far veder al lavoro che sono uno che vale.
Che dire poi dell’irrefrenabile voglia di una macchina nuova? Per nuova intendo l’ultimo modello più cool possibile….e quanto spendo per i vestiti! Prima con 5 € mi compravo 7 paia di mutande di un brand qualunque, oggi senza il grigio se non spendo almeno 200 € per un paio di mutande non mi sento realizzato.

Capito ragazzi? Se lo vedete ditegli di tornare, vi prego, rischio il crak finanziario, e soprattutto ora non so più che fare con la montagna di fumetti e libri che mi ha lasciato…per farci il fuoco è presto.. ok vi lascio al vostro pellegrinaggio che mi vado a vedere emilio fede, non posso assolutamente perdermelo…”
- “ODDIO CHE STO FACENDO….CERVELLO RITORNAAAAAAA!!!!”

mercoledì 4 luglio 2007

La fuga del cervello!

Ciao Mondo,
sono seduto a casina mia, senza internet, ma con la voglia di scrivere due cose.
In questi giorni riflettevo su quali argomenti trattare nel blog… e subito mille idee hanno iniziato a turbinare nella mia testa, in modo roboante e destabilizzante per il mio cervello… infatti si è ribellato e dalla calotta cranica si è udito:
- SBAM!?!
Come quando sbatte una porta… anzi più forte, come quando sbatti la porta in faccio ad una testa di cazzo che in quel momento odi più di tutto e di tutti al mondo…con quel colpo forte e definitivo il cervello mi salutò andando a rifarsi delle ferie arretrate…ferie arretrate? Pensai sempre più forte: FERIE ARRETRATE?
A quel punto feci l’unica cosa che un vero italiano farebbe…Gridai, contro quel bastardo che mi abbandonava nel momento del bisogno, con tutta forza dei miei polmoni da fumatore GRIDAI:
- “ma quando mai hai lavorato tu?
- “E bene?”
- “Ti ricordi l’interrogazione di inglese?
- “Eh deficiente?
- “si quella sul tavolo e la penna!”
- Ti ricordi l’umiliazione che provai?
- Te la ricordi vero? (Questa frase deve essere letta con il massimo del sarcasmo di cui siete capaci, ndK)
- Ma VAFFANCULO VA!”

DOPO lo sfogo una sola domanda assillava il mio cranio ormai sfitto:
- “Che fare?”
Preso dal panico mi arrivò all’orecchio una frase di Oceanica Saggezza…
- Luke sono tuo padrrrr……
Ehm, riflettendoci bene fu quella la frase che per prima formulai, ma capite bene, ero senza cervello, con lui incastonato dietro la fronte avrei sicuramente pensato “ne resterà soltanto uno”, tanto per essere chiari su che cojone io sia…
Dunque, subito dopo la mia mente priva di cervello disse:
- ” ragazzo segnati una lista di cose”
… le parole del zio risuonavano come un sax che inneggia alla verità…
Quella fu la prima volta che realmente sentivo quelle parole.

Quelle parole le avevo apprese da un monitor, mentre parlavo digitalmente con il mio blogger preferito. Tutto qua, erano solo dei disegni su uno schermo, il loro messaggio mi era chiaro, ma non capii, o forse più precisamente, non riflettei bene sulla grandezza di quel consiglio.
Fu così che mentre piangevo l’abbandono della mia massa cerebrale, che SENTII quelle parole come se VENISSERO DETTE dal mio amico…la sua voce, quella che per me è “il zio”, è lue, chiaro?

Riprendendo coraggio ho seguito il suggerimento, la lista è pronta gente… ci vorrà del tempo poiché ogni cosa necessita del suo tempo, e si sa, Roma non fu fatta in un giorno, io per di più di giorno vorrei dormire, la notte cazzeggiare e lavorare il meno possibile…come avrete capito, grazie a me Roma oggi non sarebbe neanche una via…
Quindi, miei CARI PRODI CAVALIERI (eh eh eh) pazientate ed anche voi potrete dire:
- “questo quando dice di non sapere, lo dice con cognizione di causa”.
Per adesso vi saluto, vado a riprendermi il cervello, non sopporto l’idea di lui in vacanza ed io qua a faticare ad usare la tastiera…chissà come fanno le teste di cazzo a vivere senza il cervello?
Ma se ci riescono…. Allora… Forse… anche borghezio ha un’intelligenza se riesce a dire:
- “ciao”.