domenica 10 aprile 2011

SUL FONDO

Quando cadi prima o poi tocchi il fondo,
più corri e più probabilità hai di cadere,
più sei disattento e più facilmente cadrai,
se un ciclone ti coglie cascherai,
se una gomitato sul mento prenderai inevitabilmente inizierai a cadare.

Ora, il problema vero e proprio non è la caduta in sè,
semmai è nell'impatto il dolore.
Qaunto si era in alto?
Come si è atterrati?
Di pancia?
Di guancia?
O di culo?

Sono tanti i fattori che inducono a sbattere la faccia sul terreno e a decretarne gli effetti più o meno negativi,
sia materialmente se siamo impegnati in una campestre sia figurativamente se ci riferiamo alla vita giornaliera.
Dolori, malattie, stupidaggine, scelte errate, un attimo di ira o di imbecillità possono farci cadere in basso nella classifica della morale.
Siamo umani e pertanto sbagliamo, sempre, chi più chi meno, chi spesso e chi quasi mai, comunque sia non essendo perfetti siamo destinati ad errare.
Bisogna pregare il cielo perchè le nostre siano sempre bischerate e mai guai seri che segnino la lostra o l'altrui vita.

Gia, il "prossimo", sono circa 6 miliardi disseminati su tutto il globo.
Anche loro ci influiscono, ogni momento in ogni modo, che sia per il fatto che hanno fabbricato il manufatto che abbiamo comprato, oppure perchè possono legiferare sulla nostra testa.

Sono queste le variabili di una caduta, il terreno, il nostro status e l'interferenza dell'umanità.
Il terreno è inteso sia dal punto di vista spaziale sia da quello temporale,
in ottica quantistica in cui spazio e tempo sono variabili costanti dei fenomeni universali.
Lo status personale rigurda la mente ed il corpo come duale interconnessione necessaria alla definizione stessa di essere umano.
L'umanità è data dalle variabili socio-politiche macrospcopiche (di livello nazionale ed internazionale) come da quelle microscopiche (la sfera personale lavorativa-familiare di ognuno).

Per sbattersi al suolo c'è anche il fatture DOMINANTE, colui che da solo rende possibile ciò che è, ovvero il DESTINO!
Chiamatela fortuna,culo, sfiga, volontà divina, caso, caos, predestnazione, casualità, imprevedibilità, necessità, segno, ma quel che in molti hanno chiamato fato segna tutti noi in modi inimmaginabili.

Pensate alla vostra vita, da dove venite, dove siete e dove pensate di andare e poi concentratevi su come sarebbere le cose se foste nati in un altro grembo, in una altro posto, un altro ambiente. Quanto sareste come ora? Quanto questo semplice particolare influenzerebbe il vostro essere?
Ritengo TANTO, anzi TANTISSIMO, moltro probabilmente se mischiassimo così le carte ogni di noi sarebbe diverso da quel che è adesso.
Potremmo essere tra coloro che combattono in Africa per ottenere DIRITTI!
Potremmo essere tra quelli che stanno scappando dall'Africa dove morirebbero di fame.

NOI potremmo essere LORO!
LORO potrebbero essere NOI!

Solo per un vezzo delle norne LORO vivono ciò che NOI non vorremmo mai vivere.
Sono I PRIMI a cui dovremmo pensare.
I PRIMI che dovremmo AIUTARE, non è forse compito dei CRISTIANI aiutare il prossimo?
Dare da mangiare all'affamato?
Ospitare i viandanti in difficoltà?
Dare una spalla per essere il bastone dei più deboli?

Non sono forse REGOLE DI BUONA VITA che tutti dovrebbero seguire?
A prescindere dalla fede che si ha o non si ha,
non è forse nella felicità colletiva che si può auspicare una gioia globale?
Se ritiriamo su dal FONDO tutti i più deboli e sfortunati paria del mondo non potremmo goderne tutti?

AIUTIAMOLI PUNTO E BASTA!
E' l'unica cosa SAGGIA ed UMANA che possiamo fare.

AIUTIAMO GENTE, A I U T I A M O !