sabato 6 luglio 2013

DALLE PADELLE BERLUSCONIANE ALLE BRACI DEMOCRISTIANE



Ciao Mondo,
era tanto che non ci sentivamo.
Sai com'è la vita, oggi ti alzi con grande intenzioni e poi ti trovi a carponi.
Mille e più cose ci capitano di continuo, lavoro, amici, parenti, serpenti, matrimoni, nascite e tutto quello che ti può piombare addosso in un mese.

Può anche succedere che un capoluogo di provincia, dopo 18 anni di dominio berlusconiano, si svegli e provi a cambiare marcia. Praticamente facendo in piccolo quello che è successo in questo grandissimo paese di merde.
Infatti più che una novità siamo davanti ad un tuffo al passato, visto che la neo-giunta è praticamente una democraziacristiana 2.0, dove il numero non indica un nuovo modello ma il fatto che ci farà sicuramente 2 volte il culo che ci facevano prima.

Intrallazzi di ogni sorta ci sono stati in queste prime settimane. Tutte le nomine sono nate a tavolino attraverso trattative riservate ai soliti imprenditori viterbesi, per la serie tutto cambia per non cambiare affatto.
Adesso sono tutti anestetizzati da "caffeina", la più importante manifestazione culturale cittadina, anch'essa assai contaminata dalle solite dita sporche di soldi.

Poi, quando tra pochi giorni sarà finito l'evento, il buon consiglio andrà nel classico letargo estivo viterbese denominato: "dopo santa rosa". Forse dopo a qualcuno importerà delle centinaia di attività chiuse quest'anno.
Dovreste vedere che tristezza si prova nel girare il corso. Decine di negozi (almeno 1 su 3) è chiuso. Alcuni sono storici e nell'insegna campeggia l'insegna "affittasi". Gli unici che aprono sono i negozi delle sigarette elettroniche, sapete quelle per mezzi uomini, del resto ora vanno di moda ma poi, come si sa, cosa succederà quando la moda passerà. Ieri mentre vedevo le loro insegne già mi immaginavo le nuove scritte che compariranno su quegli esercizi: "affittasi".

Ma questo non frega a nessuno. Gli stessi affittuari non vogliono ridurre gli affitti. Preferiscono il fondo chiuso piuttosto che ridurre le loro pretese, un po' come i costruttori che ammirano i loro immobili invenduti invece di abbassare i prezzi.

Ma ditemi voi dove andremo con questa gente ottusa? Forse tutti all'estero?
Sicuramente non a fare la rivoluzione visto che il "nuovo" è rappresentato da un "nuovo" sindaco sessantenne con un passato democristiano.

Peccato che con la morte di andreotti non siano spariti anche tutti i suoi seguaci.

L'unica cosa belle per i comunisti come me è vedere l'implosione del capitalismo mentre beviamo birra e diciamo: VE L'AVEVAMO DETTO, BRUTTI COJONI CHE NON SIETE ALTRO!!!