lunedì 21 giugno 2010

TEMPESTA IN ARRIVO

ciao Mondo,
come solitamente avviene mi son preso un pò di giorni dalla rete,
mi conviene per poterla apprezare meglio,
come diceva Socrate, si apprezza di più il cibo dopo un digiuno,
forse non erano queste le esatte parole ma il senso si.

Così agge passato il tempo scorazzando nei libri e nei fumetti,
più nei comics vista l'incredibile quantità di roba buona che è stata prodotta,
molte case stanno producendo arte come non se ne vedeva su questa palla rotante da tempo.
Pertanto mentre mi divertivo ad esplorare mondi fantasctici, costruiti da menti fini, osservavo la società reale guidata da persone con cervelli di assai infima fattura.
Basta leggere la così detta "legge sulle intercettazioni" per rendersi conto che questi conoscono la giurisprudenza così come io conosco il mandarino, certo i mandarini sono un'altra cosa, una ghiotta prelibatezza per il palato kikkiano.
Si leggono cose che non dovrebbero stare nè nel cielo nè nella terra di un paese di diritto, come è il nostro in virtù della Costituzione in esso vigente.

Lo sapevate che secondo tale legge se viene intercettato un prelato (SOLO della chiesa cristiana) i giudici hanno l'obbligato a renderne edotto il vescovo di riferimento?
Ovvio che nella LAICA REPUBBLICA ITALIANA non si vede alcun motivo per informare gli organi di un confessione religiosa in caso di investigazioni sui suoi affiliati,
non si avverte certo il capo di una fabbrica se si scopre che un suo operaio è indagato in un caso di violenze sessuali, non c'è alcun motivo per farlo, mentre c'è bisogno di tenere il segreto istruttorio in fase di indagine per evitare fughe di notizie.
E se poi fosse ritenuto giusto avvertire i superiori dei culti, lo si dovrebbe fare per TUTTI, del resto la legge deve ESSERE per TUTTI uguale... altrimenti che legge è me lo dite?

La cosa peggiore, la fottuta ciliegina bacata su una torta di merda, è che NON SONO QUESTI I VERI PROBLEMI dello stivale del mediterraneo.
Se và fatta una riforma sulla giusrisprudenza bisognerebbe fare solo queste cose:
- separazione delle cariche, se sei un giudice fai il giudice 8 ore al giorno CAZZO,
se sei un avvocato fai quello e basta e nun rompe lj cojoni;
- ABOLIRE la prescrizione, un NAZIONE deve fare SEMPRE giustizia, che minchiata è
dargli un tempo, non è una fottuta gara, spesse volte è una norma volta a far
vincere i "furbi", nossignore, non vi devono essere calcoli quando si parla di
GIUSTIZIA;
- il PATTEGGIAMENTO solo al primo livello, quante occasioni voi avere per dire
"sono stato io";

Non parliamo poi dei problemi seri come quelli sulla corruzione, la mafia, l'evasione fiscale ed il lavoro.
Come sostengo da un pò, qui non si vedeno soluzioni all'orizzonte,
del resto il punto di osservazione di chi dovrebbe legiferare è oltremodo troppo "elevato" per rendersi conto della mondezza che circola per le strade,
dal basso è facile capire che il problema è MANGIARE, LAVORARE e GIOIRE con i propri cari perchè, gira gira, a forza di stringere la cinghia si farà sbroccare un bel pò di persone,
ed una volta scoperto il vaso di pandorà si sà che fermarlo è compito assai arduo.

NON PIEGATEVI a stì pazzi, NON VOTATE per referendum sindacali in cui vi chiedono di RINUNCIARE allo sciopero, alle malattie, in cui vi obbligato a turni con pause pranzo di 30 minuti in virtù del LORO GUADAGNO,
che vi RICATTANO col gioco della ministra o finestra,
defenestrateli VOI che siete di PIU' di quattro figli di papà ben vestiti.

Tutto il dolore che procurano gli ritornerà addosso come un fottuto boomerang fatto di odio, del resto si tende a raccogliere ciò che si è seminato,
poichè chi sparge vento dovrà darne conto ad un impetuoso URAGANO.

Se toccano i diritti conquistati con dolore, lacrime e sangue dovranno per forza fare dei conti con un oste assi incazzato ed affamato di GIUSTIZIA.

RESTIAMO QUI NOI,
per i nostri DIRITTI, le nostre LIBERTA',
non si può fuggire,
tutti in piazza il 25,
tutti fuori a SCIOPERARE per il SACROSANTO DIRITTO ALLO SCIOPERO,
perchè c'è sola una cosa da fare ora...

R E S I S T E R E

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